Renzo Arbore non ha bisogno di presentazioni.
A me preme dire che ho sempre ammirato, da quando lo conosco, la sua integrità. Mi spiego meglio, certamente di Renzo Arbore si può ammirare la professionalità, il rigore, la simpatia, la goliardia, che lui tanto ama, la generosità e molto altro. Ciò che per me è in cima alla classifica delle sue qualità riguarda la luce della telecamera, accesa o spenta lui è e rimane sempre Renzo. Non si trasforma in balia della “lucetta”. E questa non è una qualità scontata. A qualcuno accade, se la luce è spenta, di essere in un modo e se la luce è accesa di essere in un altro modo. Renzo Arbore è un Essere dal cuore autentico che con gioia ha risposto ad alcune domande.
Se dico la parola “cuore” tu a cosa pensi?
Penso al sentimento, che è la cosa più importante. Si fanno le cose, nella mia cultura, col cuore o col cervello io preferisco col cuore. Io penso al grande ispiratore dell’arte, poi naturalmente c’è la parte anatomica, diciamo, però io non penso a quello. Penso e uso la parola cuore come mi ha insegnato Louis Armstrong, dice: “Il buon Jazz nasce dal cuore, non dall’intelligenza o dalla tecnica” e dice: ” È come parlare col cuore e non si può mentire”. Ecco, io ho sempre pensato che il cuore è il grande ispiratore dell’arte.
La forma del cuore cosa ti evoca?
Mi evoca il bambino, mi evoca l’amicizia, mi evoca la fraternità, mi evoca la famiglia, mi evoca, quella forma lì, il sentimento che è la cosa più preziosa che abbiamo nell’amicizia ecc. Perfino il cuoricino che oggi ha adottato internet serve a quello, a esprimere un sentimento.
Io incontro spesso cuori un po’ ovunque: per strada dopo la pioggia, tra le nuvole, in una fetta biscottata, sul formaggio… Tu hai incontrato qualche volta la forma del cuore?
No, magari mi fosse successo, non ho incontrato la forma, ho incontrato il famoso sentimento che il cuore rappresenta ma non mi è capitato di incontrare la forma del cuore. Sento che il cuore batte più forte quando c’è la presenza di un amico, di un amore e quando c’è una musica che mi tocca profondamente il cuore, piuttosto che l’intelligenza o il gusto. E questo è il mio incontro con il cuore, ma per strada la forma del cuore non l’ho incontrata.