Il Cuore di Nadia Di Leva

Nadia è una donna che di cuore se ne intende, sì, però qualcuno potrebbe affermare: una donna come ce ne sono tante, ma è veramente così? Sì, da un certo punto di vista, poi basta spostarsi un po’ dalla traiettoria del sentire, del vedere e ci si accorge che forse un po’ speciale lo è e, anche qui, si potrebbe dire: come ce ne sono tante, sì però… potrei continuare all’infinito!
È essenziale, a mio parere, scoprire i sogni del suo cuore, certamente, ha iniziato desiderando qualcosa per i figli, per il marito, per la sua grande famiglia, e sicuramente poi sono arrivati i suoi sogni, che con entusiasmo lei ha realizzato, come “La Gallinella nera”, un negozio dove vende oggetti, mobili e altro, vintage, di straordinaria bellezza. Quando racconta si illumina e quella luce incoraggia chi ascolta a non abbandonare i propri desideri.
È la magia che creano i sogni realizzati e Nadia è portatrice di questo.
Ha quella passione e quel fervore, tipici, di chi confida nella vita.
Ed è con la stessa passione che ha risposto alle mie domande.

Nadia, a me sembra che tu di Cuore te ne intenda molto? È così?
Sì, probabilmente, io mi intendo di cuore, perché entro in forte empatia con le persone che, praticamente, si aprono con me in una maniera molto confidenziale, non che io dispensi consigli o possa risolvere le loro difficoltà, ma aprire il cuore all’ascolto di una persona è importante, io lo faccio, sia con chi è già presente nella mia vita e sia con chi incontro per la prima volta e che poi non mi lascia più, lo sto incominciando a fare, anche, con i miei clienti, che arrivano da tutto il mondo, li accolgo come farei a casa mia, pur non parlando molteplici lingue riesco a instaurare, avendo il cuore aperto, con loro un tipo di discorso tutto nostro.

Se il Cuore potesse parlare, secondo te, cosa avrebbe “A cuore” di dire?
Sicuramente parole di apertura e non di chiusura, di inclusione e non di esclusione, di condivisione e non di solitudine, di altruismo e non di egoismo, di luce e non di buio. Quindi un messaggio di amore universale, sempre.

Nadia, pensi mai al cuore?
Purtroppo poco, credo che quasi nessuno pensi più al cuore, né al proprio né a quello degli altri, ritengo sia un fatto globale. Posso dire di mettere, sempre, il cuore in quello che faccio, quotidianamente, col cuore provo a fare tutto, ma è un cuore, costantemente, maltrattato, non considerato tanto quanto si dovrebbe o si potrebbe. Alla domanda: “Pensi mai al cuore?”, dopo tutto quello che ti ho detto, se rispondessi sì, sarebbe un bel lieto fine, invece no! Non penso tanto al cuore, no. Ahimè no!
Potrei risponderti tra un po’, tra qualche anno, forse dieci, forse venti e dirti: sì, da un certo punto in poi, sono riuscita a pensare al cuore, però, spesso, è una cosa che ci ripromettiamo di fare, ma non la facciamo, fino in fondo, come dovrebbe essere fatta e immagino che valga un po’ per tutti, è proprio l’essere umano che non pensa più al cuore.
Non mi sento di risponderti sì!

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